I Carabinieri del ROS stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, in carcere ed agli arresti domiciliari, nei confronti di 9 persone, emessa dal GIP Distrettuale, su richiesta della DDA della Procura di Catania.
Il provvedimento è scaturito da articolata attività d’indagine avente a oggetto gli investimenti immobiliari eseguiti, negli anni ’90, direttamente da Nitto SANTAPAOLA, Aldo ERCOLANO cl. 60, Francesco MANGION e Giuseppe CESAROTTI.
Le fattispecie delittuose perseguite sono associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, estorsione, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e illecita concorrenza con minaccia.
Dalle indagini è emerso il ruolo di primo piano dell’imprenditore farmaceutico Mario Palermo nella gestione economico-finanziaria del patrimonio illecito: Palermo, secondo le ipotesi e le rilevanze investigative, risulta essere legato da “risalenti rapporti fiduciari” con i vertici della famiglia: a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, quale titolare fittizio della società Tropical Agricola S.r.l. (già Antoniocostruzioni s.r.l.) e per il tramite di essa, acquistò beni immobili con fondi provenienti prorpio da Santapaola, Ercolano, Mangion e Cesarotti; negli anni ’90 curò personalmente la latitanza di Ercolano e Mangion Francesco. Nel corso dell’indagine, Palermo è risultato impegnato, in concorso con Giuseppe Cesarotti e Enzo Mangion (presente in ragione della riconducibilità di parte dell’investimento del padre), nell’alienazione, a favore di terzi in buona fede, del patrimonio immobiliare della società. L’ammontare dell’originario investimento, sulla scorta degli esiti delle attività di intercettazione, è stato quantificato in 2 miliardi di lire. Altro “colletto bianco” coinvolto nell’inchiesta è il “faccendiere” Francesco Geremia, che dovrà infatti rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa.